Lanciano, 07 giu. '12 - "Il piano di rilancio della Fiera ha subito una battuta d'arresto, non per mancanza di attenzione tantomeno per negligenza. Gli enti soci istituzionali (Comune, Provincia, Regione) hanno in questi giorni organizzato dei tavoli di lavoro per discutere e confrontarsi sull'iter da seguire per superare le difficoltà tecnico-giuridiche e pianificare l'intervento economico a favore della Fiera. Ci sono stati già alcuni incontri con i dirigenti dei rispettivi enti. Questo ha inevitabilmente protratto i tempi indicati qualche mese fa". Il presidente del Consorzio Frentano Franco Ferrante spiega le ragioni del ritardo, non solo per chiarire la situazione a chi (il coordinatore cittadino dell'Idv Michele Marino ndr) evidentemente non conosce bene la complessità della vicenda, ma per evitare che a una condizione già delicata, si aggiungano equivoci, fraintendimenti e polemiche che certo non contribuirebbero agli obiettivi di ripresa dell'Ente. Il prossimo importante appuntamento è previsto il 13 giugno alla Regione con l'audizione del presidente Ferrante. 

"I soci e il cda si stanno impegnando con grande determinazione per superare questa crisi che da tempo ha investito tutti gli enti fieristici - aggiunge il presidente -  il progetto di rilancio va avanti perché siamo tutti convinti che non si può buttare all'aria una realtà che dura da oltre 50 anni, un bene importante per la collettività e per l'economia del territorio. Alcuni anni fa una indagine di Numisma verificò che il 98 per cento dei soldi investiti negli enti fieristici rimane nel territorio, questo è solo un esempio che però la dice lunga sul ruolo delle fiere. Certo il periodo che attraversiamo è difficile, ma non si può negare l'efficacia che la Fiera di Lanciano riveste per il comprensorio e per l'Abruzzo. Sicuramente non è inutile per la collettività. Anzi." 

L'intenzione del presidente Franco Ferrante non è quella di alimentare polemiche, ritiene che mai come in questo momento bisognerebbe unire le forze, superare anche le divergenze politiche e le sigle di partito per lavorare insieme per "il bene della Fiera". Una precisazione però si impone: "Vorrei dire una volta per tutte che i compensi, o meglio i gettoni di presenza dei consiglieri vengono fissati dall'assemblea dei soci. Quelli attuali sono stati decisi dall'assemblea del 2006 e sono equiparati ai gettoni dei consiglieri comunali, 25 euro a seduta". 

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