Pescara 24 febbraio '15 - I tecnici di Terna Rete Italia hanno illustrato oggi in audizione presso il Consiglio regionale - riunito in seduta straordinaria - il progetto dell'elettrodotto 380 kv Villanova - Gissi. "L'incontro - riferisce una nota della società - è stato un'occasione per approfondire i principali temi di dibattito che riguardano l'opera attualmente in fase di realizzazione. In particolare, l'esposizione si è soffermata sulla necessità dell'intervento. L'Abruzzo è una tra le regioni italiane con il maggior deficit elettrico, con una differenza tra l'energia richiesta e quella prodotta pari al 33%. A questo si associa una carenza infrastrutturale elettrica che causa una notevole limitazione all'esercizio elettrico fino a un rischio black out per l'area. Il nuovo elettrodotto Villanova-Gissi servirà a immettere in rete una quantità maggiore dell'energia prodotta da un'importante centrale elettrica abruzzese, contribuendo a garantire la sicurezza ed efficienza del sistema elettrico dell'area, con ritorni sia in termini di efficienza sia in termini di risparmi per imprese e famiglie, nonchè a valorizzare impianti esistenti senza richiederne la costruzione di nuovi. Terna Rete Italia ha poi ricordato che l'iter autorizzativo per l'opera avviato da Abruzzo Energia nel dicembre 2009 si è concluso il 15 gennaio 2013 con il rilascio del decreto autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Tale autorizzazione è stata volturata a Terna il 4 marzo 2013. Da quel momento, la società ha partecipato a numerosi incontri e assemblee pubbliche con le diverse amministrazioni comunali interessate (Cepagatti, Casalincontrada, Filetto, Orsogna). L'audizione - si legge infine nella nota - è stata l'occasione per ricordare che Terna Rete Italia ha rispettato tutte le prescrizioni impartite dal Ministero dell'Ambiente". 


Di diverso parere i comitati che continuano a battersi contro la realizzazione dell'elettrodotto, tra cui il Forum Abruzzese Movimenti per l'Acqua, il Comitato Ambiente Salute e Territorio, Nuovo Senso Civico e i Comitati No Elettrodotto. In particolare a Terna e alle amministrazioni locali si contesta come "Mentre i cantieri siano già partiti sul territorio, tutto sia stato già deciso in luoghi lontani da qualsiasi forma di democrazia matura e trasparenza" e come gli enti pubblici abbiano accettato di svolgere "un inaccettabile ruolo di sordina nei confronti dell'opinione pubblica" su queste opere. I comitati non ritengono vero, infine, che "gli elettrodotti siano necessari per gli abruzzesi in considerazione del deficit elettrico e del rischio del black out" considerato che "un elettrodotto non produce energia ma al massimo le trasporta e che, quindi, un eventuale deficit produttivo rimarrebbe comunque. Inoltre l'Italia ha impianti per produrre energia in eccesso".

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