Si conclude con l'archiviazione delle denunce a carico di altri 12 indagati la "guerra" tra il colosso dell'energia Terna e i cittadini che si sono opposti alla presa di possesso dei terreni durante la realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi, contestatissima infrastruttura, che ha scatenato innumerevoli dure proteste in Abruzzo. I lavori per la costruzione dell'elettrodotto sono andati avanti tra contrasti e anche scontri. Molte le denunce presentate dalla società, anche per mano dell'avvocato Giulia Bongiorno che, in tribunale, a Lanciano, nel 2015, dichiarò che Terna era stata "sottoposta a gravi e ripetuti atti di violenza”. 

Una raffica di denunce da parte di Terna, dunque, e a carico di 52 cittadini sono scattate le accuse di violenza privata, interruzione di pubblico servizio e minacce nei confronti dei tecnici del gruppo energetico. Il quale, poi, a mano a mano, ha cominciato a rimettere querele e a rinunciare anche alle azioni civili risarcitorie, milionarie, intraprese. Inoltre le indagini della magistratura sono arrivate a concludere che, durante le turbolente manifestazioni contro Terna, non è stato commesso alcun reato. "Comportamento civile e mai violento, essendosi limitati a contestare verbalmente e senza offendere", è stata, in diversi casi, la conclusione della Procura di Lanciano, in particolare dell'allora pm Francesco Menditto. 

Però Terna si è opposta all'archiviazione dei procedimenti a carico del perito Antonio Di Pasquale, di Casoli; dell'attivista Silvia Ferrante, di Paglieta; di Orlando Volpe, del movimento "Nuovo senso civico";  dei proprietari terrieri Antonio Colanero, di Lanciano; di Luigi Pomilio, di Coldiretti Atessa e di Carmine Cinalli, di Atessa; di Domenico De Francesco e Luigi Marcolongo, di Atessa; di Antonio Iachini, Nicola Tieri, Alessandra Di Toro e Antonella La Morgia, quest'ultima attivista di Castel Frentano. Questi procedimenti penali ora sono stati archiviati dal gip Massimo Canosa.

"Chiamato a rispondere per il reato penale di violenza privata insieme ad altri per aver manifestato contro un sopruso legalizzato - commenta sui social Orlando Volpe -.... Sono orgoglioso di aver partecipato attivamente a tutte le civili manifestazioni di contrarietà alle immissioni in possesso eseguite da Terna con arroganza, disprezzo e prepotenza". 

"Al fine di conservare il clima di serenità e di collaborazione sul territorio abruzzese, ristabilito in collaborazione con gli enti locali, - fa sapere Terna in una nota - si ritiene opportuno non alimentare il contenzioso in precedenza instaurato innanzi al Tribunale di Lanciano. Pertanto, si prende atto dei provvedimenti di archiviazione dei procedimenti penali, anche di quelli promossi nei confronti del signor Di Pasquale; e non saranno impugnate le recenti sentenze civili, con le quali l’azienda è stata condannata a pagare le spese legali dei giudizi promossi contro Di Pasquale per il risarcimento dei danni subiti in occasione delle attività di occupazione delle aree interessate dall’elettrodotto 380 kV Villanova-Gissi". 

25 gennaio 2018

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