GUARDA LE FOTO

Pescara 12 dic. '12 - Il Consiglio regionale all'unanimità ha votato la legge che disciplina la raccolta, la commercializzazione, la tutela e valorizzazione dei tartufi. La nuova legge sui tartufi è stata sollecitata dalle stesse associazioni, che hanno accolto positivamente l'approvazione del provvedimento teso a rafforzare in modo significativo tutta la filiera produttiva, con l'obiettivo di incentivare nuove possibilità di creare reddito e soprattutto di uscire dalle secche di una commercializzazione dominata dai tuberi umbri e piemontesi. Il primo aspetto innovativo e di immediata attuazione della legge è quella stabilire le procedure per il riconoscimento delle associazioni regionali al fine di coinvolgerle direttamente in sede di lavori per l'attuazione della stessa. Viene poi disciplina la possibilità di limitare da parte della Regione, per questioni strettamente ambientali e ai fini della tutela ed incremento del patrimonio tartuficolo del territorio, la ricerca e la raccolta dei tartufi seguendo una rigoroso disciplina di consultazione scientifica. Un altro importante aspetto innovativo è rappresentato dall'identificazione delle "Zone geografiche di raccolta e produzione". La Giunta regionale grazie a questo provvedimento ha la possibilità di promuovere l'istituzione di un marchio di qualità e di origine del tartufo abruzzese e sostenere tutte quelle iniziative orientate alla promozione del prodotto quali attività di ricerca, sperimentazione, tutela, percorsi gastronomici dedicati. La tecnica di raccolta rimane pressoché invariata, viene eliminato l'uso dello zappetto (con una deroga per i Comuni dell'Alto Aquilano per il periodo invernale) e rimane solo l'uso del vanghello. La validità del tesserino passa da 6 a 10 anni.

 

Stefano Suriani

Condividi l'Articolo

Articoli correlati