Il giorno dei funerali della mamma e della piccola è fissato: sarà venerdì prossimo. Sul posto dove si svolgeranno le esequie, almeno al momento, c'è il riserbo dei familiari che non vogliono ritrovarsi "frotte di telecamere e fotografi in chiesa".  Il 25 maggio, quindi, sarà dato l'addio a Marina Angrilli, 51 anni, docente di lettere a Pescara, e a sua figlia, Ludovica, 10 anni, entrambe assassinate dal marito della donna e padre della piccina, Fausto Filippone, di 49 anni, manager della Brioni. L'uomo, domenica scorsa, 20 maggio, ha messo in atto la sua trama omicida: intorno alle 12 ha spinto la moglie dal balcone di una loro casa a Chieti e lei, con la testa fracassata, è deceduta in ospedale. Un'ora dopo ha ammazzato la bambina, scaraventandola dal viadotto Alento dell'A14, in territorio di Francavilla al Mare (Ch). Poi lui, prima che facesse buio, si è suicidato gettandosi dallo stesso cavalcavia.

La moglie è volata da 10 metri d'altezza, da un appartamento di piazza Roccaraso a Chieti. Giuliano Salvio, medico, stava uscendo quando ha trovato la donna agonizzante, in una pozza di sangue, nel cortile. Ha dato l'allarme. "Sono rimasto diversi minuti da solo - racconta -, poi  ho notato un uomo, che non si è subito avvicinato. Gli ho chiesto se sapesse cosa fosse successo e lui mi ha risposto che era caduta dal secondo piano. Non sapevo che fosse il marito. Solo quando gli ho chiesto se conosceva la signora, lui mi ha risposto: è mia moglie. Lui era distante e passeggiava nervosamente, ma non si disperava. Poi - prosegue Salvio - mi ha chiamato, mi ha dettato un numero telefonico e mi ha detto: vado a prendere mia figlia. A me è sembrato strano, e io gli ho intimato: 'Tu resti qui fino a quando non arriva il 118'. Lui non mi ha risposto, è rimasto lì. Poi - prosegue - sono arrivate due ambulanze del 118 insieme ad una volante della polizia, e a questo punto mi sono disinteressato a lui. La signora era supina e con il volto verso l'alto, e appena l'ho toccata per vedere il polso, ha iniziato a muovere il capo. L'ho tenuta ferma e cercavo di rianimarla. Ho visto che aveva una frattura molto grande al cranio". 

"La piccola - spiega invece lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, direttore del dipartimento salute mentale della Asl Lanciano Vasto Chieti, che ha tentato, sul ponte dell'autostrada, di dissuadere Filippone dal buttasi nel vuoto - non era sedata. Dal racconto degli agenti che sono giunti per primi sul posto, la bambina era in piedi sul precipizio con il braccio del padre che le cingeva la vita. Poi l'ha lanciata e lei è venuta giù senza nessuna espressione, come un sasso. Era annichilita dal terrore...". E aggiunge: "Non va cercato un movente... razionale.  I familiari riferiscono di un uomo che negli ultimi tempi era sempre più assente. Su quel ponte ripeteva... 'Ecco some mi sono ridotto. Sono diventato un fenomeno da baraccone. Ho compiuto delle cose drammatiche e non me lo spiego. Ma avendole fatte ora c'è solo una possibilità...'. Sicuramente sul suo equilibrio mentale ha inciso la perdita della madre. Il fuoco covava sotto la cenere ma era importante per Filippone mantenere l'etichetta di normalità, efficienza ed efficacia". Un piano prestabilito? "Era un ingegnere, abituato a programmare". 
E infatti quelle morti le aveva organizzate da un pezzo. Da quando aveva chiesto il porto d'armi, per il cui ottenimento si era sottoposto a visite mediche. Pochi giorni fa era stato ritenuto idoneo, senza problemi psichici, dagli specialisti che l'avevano visitato. Probabilmente all'inizio aveva deciso di sparare alle due sue vittime, poi ha stabilito che dovevano morire diversamente.

"In virtù dell'impatto sociale che ha avuto questa storia, anche se nessuno finirà sotto processo, in Corte d'Assise, perché il caso purtroppo è risolto con la morte dell'unico colpevole, è intenzione della Procura andare fino in fondo a tutti gli aspetti della vicenda per fare luce su quanto accaduto", così il procuratore capo di Chieti, Francesco Testa.
23 maggio 2018

Serena Giannico

@RIPRODUZIONE VIETATA

Condividi l'Articolo

Articoli correlati