La gravissima situazione di precarietà dei lavoratori del Consorzio per la divulgazione e la sperimentazione delle tecniche irrigue (Cotir), di Vasto (Ch), torna a far rumore in Commissione europea, a seguito della nuova interrogazione presentata dall’eurodeputata Daniela Aiuto, del gruppo EDFF. All’origine della vicenda c’è il mancato riconoscimento, da parte di Stato e Regione, dello status di organismo di diritto pubblico al Consorzio che, attualmente gravato di una procedura fallimentare presentata dalla Regione Abruzzo, getta nell’incertezza il destino dei dipendenti della struttura, "tra l’altro, – puntualizza Aiuto – vincitori di concorso pubblico".
L'europarlamentare rammenta che nel 2014 la Regione Abruzzo ha messo in liquidazione la struttura "con l'intento di far nascere un unico centro regionale insieme ad altri due istituti, ma nulla è accaduto, nonostante siano stati nominati ben quattro commissari liquidatori che – attacca - hanno solo contribuito ad indebitare il Consorzio, non mettendo in campo nessuna azione di contenimento di costi”. Il dichiarato fallimento del Consorzio non consente ai suoi dipendenti di poter usufruire delle numerose opportunità offerte dai progetti europei, "in quanto – spiega Aiuto - la struttura è in liquidazione" e così i lavoratori sono bloccati e condannati ad una condizione di precarietà.
Il tema era già stato portato all’attenzione della Commissione europea nell’ottobre 2017, quando sempre Daniela Aiuto aveva cercato attraverso un’interrogazione di chiarire "se Bruxelles – dichiara l’esponente EDDF - riteneva che questo Consorzio rispondesse ai requisiti di "organismo di diritto pubblico" secondo quanto previsto dal regolamento UE numero 549/2013”, chiarendo dunque se potessero esserci o meno i presupposti per sottoporre la struttura a fallimento. E, in tale circostanza, "la risposta della Commissione, - dichiara Daniela Aiuto - come spesso accade, non aveva soddisfatto le aspettative, poiché sostanzialmente, e colpevolmente, scaricava la decisione sullo Stato membro".
A mettere fine all’incertezza sulla qualificazione del Consorzio ci ha pensato il Tribunale di Vasto che, con sentenza del 16 febbraio scorso, "ha riconosciuto al Cotir – spiega l’eurodeputata - la natura di ente pubblico non economico con conseguente diritto alla tutela dei lavoratori in quanto facenti capo al contratto nazionale di lavoro riguardante Regioni e enti locali. Inoltre – aggiunge - con tale sentenza ha intimato al Cotir di attivare le procedure previste per la tutela dei lavoratori”. Ma ad oggi non è stato fatto nulla in merito.
Dunque, Daniela Aiuto torna a chiedere alla Commissione di prendere finalmente una posizione sulla questione, sottolineando il compito che il diritto attribuisce all’istituzione europea: quello di monitorare l’applicazione delle norme, anche nell’ambito del tema della tutela dei lavoratori. Che la Regione ha finora ignorato".
27 giugno 2018

Alessandra Rambaldi

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