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Il Consiglio regionale d'Abruzzo ha approvato all'unanimità il progetto di legge su disposizioni in materia di protezione civile e modifiche alle leggi regionali numero 40/2004 e numero 42/2016 nell'ambito della quale è compresa la Carta delle valanghe. In sostanza, nel pdl è previsto il piano anti-valanghe che in Abruzzo mancava dal 1992. Il piano giunge a sette mesi dalla tragedia di Rigopiano (Pescara), all'indomani della quale si scatenarono le polemiche. Al piano anti-valanghe è stata destinata la somma di circa un milione e 300mila euro. Nello stesso provvedimento vengono previsti circa 370mila al sistema di protezione civile per il contrasto agli incendi boschivi e circa 200mila per le spese ai volontari di protezione civile, tutto ciò alla luce dell'emergenza incendi in atto in Abruzzo. La norma era stata approvata dalla commissione bilancio.

"A distanza di sette mesi dalla tragedia di Rigopiano, il governo D'Alfonso approva con colpevole ritardo un provvedimento che sarebbe dovuto essere già da anni nel patrimonio legislativo di questa regione". Così i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Sara Marcozzi e Domenico Pettinari. "Le calamità naturali non sono certamente prevedibili, ma la totale mancanza di azioni di prevenzione da parte dei governi che si sono succeduti in Regione Abruzzo ha esposto e continua ad esporre il territorio a costanti rischi basti pensare, da ultimo, agli incendi sulle nostre montagne. Anche su questo fronte il governo regionale, non avendo messo in atto alcune misura per la prevenzione, arriva ex post, a incendi ormai spenti, a stanziare briciole sul tema della prevenzione degli incendi boschivi", spiegano i due grillini. Il M5S fa notare che la legge per l'approvazione del piano rischio valanghe risale al 1992. "Si tratta, dunque, di adempimenti chiari che la legge impone da tempo e che neanche il precedente governo di centro-destra ha mai provveduto ad adottare". Altro capitolo che desta particolare irritazione nel M5S "è quello della cultura". "Ancora una volta siamo costretti ad assistere al ricorso di finanziamenti a pioggia per mezzo di emendamenti presentati dal consigliere di turno, di maggioranza o finta opposizione, che vuole mostrarsi come il salvatore della patria davanti alla sua comunità ma che così facendo aiuta singole realtà culturali a 'tirare a campare', consolidando in maniera indissolubile il rapporto di dipendenza che si instaura tra politici e i soggetti che si occupano di cultura. Da tre anni ascoltiamo le promesse di questo governo regionale sulla redazione di un testo unico sulla cultura che, però, non è arrivato mai. Riteniamo che la cultura meriti più rispetto".

"Il movimento Cinque Stelle ancora una volta dimostra come sono solo capaci e bravi a denigrare e portare avanti una sterile opposizione fatta solo di denunce senza avanzare una solo proposta concreta e razionale per il bene dell'Abruzzo. Anche oggi i pentastellati hanno manifestato palesemente tutta la loro insufficienza di far nascere una qualunque azione costruttiva o idea sensata da portare all'attenzione del Consiglio regionale e degli abruzzesi". Così il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, e il consigliere regionale azzurro Mauro Febbo, sui lavori del Consiglio regionale in merito ai quali il movimento cinque stelle ha accusato la maggioranza di centrosinistra e la minoranza di centrodestra di fare norme senza copertura e di essere i colpevoli del disastro in cui versa l'Abruzzo. "Visto l'importanza e l'urgenza - continuano Febbo e Sospiri - da parte della nostra Regione di approvare in tempi rapidi e certi finanziamenti per la realizzazione della Carta sulla localizzazione valanghe ci saremmo aspettati sincerante un comportamento più responsabile e non la solita predichetta dove tutti sono i cattivi e solo loro i buoni e puri. Lavorare per il bene dell'Abruzzo e migliorare le condizioni di vita degli abruzzesi non significa inciuciare ma semplicemente rispettare il ruolo per cui siamo stati chiamati a svolgere. Ciò che evidentemente una parte di opposizione continua a non capire. Constatata questa cruda realtà, invece, oggi siamo riusciti ad approvare una legge determinante e importante per proseguire un percorso iniziato proprio durante la scorsa legislatura. Infatti nel 2014 abbiamo approvato un atto ben preciso che determinava cartografie e compiti ben precisi dei comuni montani quale strumento di pianificazione e gestione territoriale dei fenomeni valanghivi". Per Forza Italia, "in questi ultimi due anni la giunta D'Alfonso ha letteralmente ignorato tale problematica e adesso invece siamo riusciti ad avviare un reale e significativo esame delle aree in cui per conformazione morfologica ed altimetrica è probabile che si verifichi la caduta di valanghe spontanee. Pur rimanendo nel nostro ruolo di opposizione abbiamo, dopo i tragici eventi di Rigopiano, chiesto all'attuale maggioranza di riprendere immediatamente il lavoro svolto nella scorsa legislatura e quindi intervenire su un problema rischioso e pericoloso come possono essere le calamità naturali. Pertanto - concludono Febbo e Sospiri - riteniamo che l'emendamento approvato oggi si possa ritenere utile e vitale per la sicurezza degli abruzzesi e dei turisti che nell'immediato futuro potranno tornare a soggiornare nelle nostre bellissime montagne abruzzesi".  12 agosto 2017

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