“Acque pulite lungo tutta la Costa dei Trabocchi, fino a San Salvo. Qualità della balneabilità elevatissima. Nessun inquinamento del mare e le pagelle dell'Arta lo dimostrano”. Il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe (nella foto in alto) respinge in conferenza stampa a Lanciano (Ch) le accuse  che lo hanno portato sul banco degli imputati, processo fissato al 3 luglio prossimo. Accuse che riguardano la rottura di un tubo, con conseguenti versamenti di liquami in località Santa Calcagna a Rocca San Giovanni (Ch) per il quale egli stesso, assieme al direttore tecnico Pio D'Ippolito, è finito sotto processo per il reato ambientale di inquinamento delle acque. Ma Basterebbe, affiancato dalla vice Paola Tosti, da D’Ippolito e dall'architetto Aurelio Falconio, non ci sta e rigetta  le accuse del presunto inquinamento e dell'alterazione di bellezze naturali legato al malfunzionamento dell'impianto. 

Basterebbe spiega: "Il mare a Rocca San Giovanni non è inquinato, e la Sasi non è il capro espiatorio per le bandiere blu non assegnate. Sono arrabbiato per quanto successo e per quanto è stato scritto. In primo luogo non è una bella pubblicità per la nostra Costa dei Trabocchi affermare che il mare è inquinato visto che non è vero. In seguito vorrei chiarire che la Sasi in questi tre anni, compreso il 2018, ha investito ed investirà complessivamente 53 milioni di euro per migliorare e potenziare la depurazione. C'è stata la rottura di un tubo, che non è neppure di Sasi, in località Santa Calcagna, situato in punto non ben accessibile, che ricade nella pertinenza dellA14. A causa di un piccolo smottamento sono fuoriusciti liquami provenienti da un centro commerciale, ma noi ci siamo subito attivati e tramite una pompa di sollevamento abbiamo ricollegato il tubo al depuratore più vicino eliminando i liquami”. 

"E’ la prima volta – puntualizza Basterebbe – che nei comuni gestiti dalla Sasi, da Ortona a San Salvo, si hanno risultati positivi, acque limpide, testimonianza ulteriore del fatto che il nostro lavoro è efficace. Anche le foci dei fiumi, che in passato erano quelli con le maggiori problematiche, sono ad un buon livello, sempre secondo i dati”. 
Basterebbe torna poi sulla depurazione: “Stiamo per chiudere definitivamente la relazione per confrontarci con la Procura di Lanciano e vedere se riusciamo a riottenere i 12 depurati messi sotto sequestro tre anni fa. In base ai nostri dati ci sono buone probabilità di avere il via libera per il dissequestro e il ritorno al funzionamento".  
16 maggio ‘18  

Piergiorgio Di Rocco 

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