Ortona (Ch) - Le associazioni Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, e Legambiente Abruzzo, hanno protocollato presso l’apposito ufficio ad Ortona osservazioni sul deposito Gpl - Gas di petrolio liquefatto - di 25.000 metri cubi, in area porto (molo nord), presentato dalla Seastock - Walter Tosto Srl.
"Il deposito della Seastock - dicono le due associazioni ambientaliste - è sito in adiacenza all’avamporto in prossimità dell’unico canale di accesso al porto, un area di necessario utilizzo comune da parte di tutti gli utenti del porto. Il porto di Ortona è tra due riserve regionali: a nord abbiamo la riserva regionale di Ripari di Giobbe e a sud la riserva regionale di AcquaBella istituite ambedue con la legge regionale 5 del 2007. Ortona è dentro il Parco nazionale della Costa teatina istituito nel 2001, con legge 93 articolo 8 comma 3: manca solo la firma del presidente della Repubblica su indicazione del ministro dell’Ambiente. Il porto - viene aggiunto - anche se è fuori dal parco, secondo la perimetrazione presentata dal commissario, non può che tenere conto di questa straordinaria vicinanza".

Ancora una volta, - si fa presente - sono stati i cittadini e le associazioni che si sono sobbarcati l’onere di suddividere per capitoli, leggere, cercare collaborazioni scientifiche, per smontare sia dal punto di vista tecnico che da quello giuridico progetti di certo impatto, progetti che non c’entrano niente con i territori su cui vengono calati, men che meno con le economie emergenti, e la nuova visione in campo energetico. Il 22 aprile 2016, presso la sede delle Nazioni Unite di New York, la cerimonia della firma dell'accordo di Parigi sul clima, il primo accordo universale sul cambiamento climatico. È la prima volta nella storia dell’ONU che oltre 170 Paesi firmano un accordo internazionale. Solo l’Abruzzo non se ne è accorto?"

Per quanto riguarda la Seastock, "grazie al prezioso supporto della biologa marina Maria Carla De Francesco,  della geologa Loredana Pompilio e della geologa Angela Faraone, nonché con il supporto di espertise di primo piano, dal punto di vista giuridico, abbiamo evidenziato carenze progettuali e difformità di competenze, come l’assenza della valutazione del rischio inerente la viabilità, riguardo alle 55/60 autocisterne che percorreranno giornalmente una via trafficatissima in estate - via Cervana -, poiché costeggia la famosa spiaggia Lido Saraceni. E comunque è bene ribadire, - dicono Fabrizia Arduini, presidente Wwf Zona Frentana e Costa Teatina e Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo - che non c’è analisi del rischio che tenga di fronte a ipotesi di incidenti che, mai come in questo caso, sono multifattoriali, a cominciare dalla vicinanza sia con il centro abitato che alla località balneare Lido Saraceni, comportando un rischio globale molto elevato poiché legato a pericolosità multiple:
pericolosità intrinseca, come incendio, scoppio, contaminazione;
pericolosità endogene, come terreni di fondazione poco stabili (il porto è costruito su di un corpo di frana), sismicità (terremoto 1881), tsunami (terremoto della capitanata con tsunami 1641);
eventi esogeni, meteo avversi: tempesta e altri attori meteo pericolosi (fulmini, trombe marine)". Il tutto in un territorio densamente abitato.

"Inoltre evidenziamo l’assenza di uno studio serio sulla relazione geologica, visto che il porto poggia su antiche frane costiere che hanno eroso e continuano ad erodere le falesie, scaricando materiale crollato in mare, e grazie alla modellazione del mare e delle correnti, si è ridistribuito sui nostri fondali. L’ubicazione dell’area di stoccaggio, un molo di porto, ha come parte integrante la matrice acqua, ma su questo elemento fondamentale pochi cenni nel Preliminare Ambientale, come non vi è nessun riferimento sia esso positivo che negativo sulla possibilità o meno che arrivino navi gasiere estere, come ad esempio dall’Algeria, dove il Gpl viaggia a meno 48°C e, per essere scaricato, deve essere portato ad una temperatura di 4/5° C, attraverso l’utilizzo di acqua di mare; immaginiamo quindi lo shock termico in estate! La temperatura è un fattore importantissimo per lo sviluppo degli organismi e per la loro sopravvivenza e anche la variazione di un grado nella temperatura dell’acqua potrebbe determinare la scomparsa degli organismi presenti (si consideri p.e. lo sbiancamento dei coralli nei mari tropicali)".

Più di 2.000 osservazioni/pareri, contro il progetto, sono pervenuti all’ufficio protocollo del Comune di Ortona, "un segnale che non potrà essere ignorato". E poi c'è il parere contrario espresso nell’ultima delibera sul Gpl dal sindaco e dal Consiglio comunale. "Speriamo sia il preludio di una nuova visione, in sintonia con la maturità espressa da un territorio, non più disposto a sopportare arretratezze di stampo medioevale". 22 giugno 2016


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