E' diretto l'attacco di "Striscia la notizia" al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. Le stoccate arrivano, questa sera, ad inizio di trasmissione. C'è la sigla e i due conduttori Salvatore Ficarra e Valentino Picone, dopo le prime battute, quasi subito duettano su D'Alfonso. E raccontano del governatore dell'Abruzzo che è stato eletto senatore ma che finora non ha lasciato l'incarico di presidente della Regione. "E' diventato senatore, ma non si dimette...". "Ha due poltrone e la legge dice che dovrebbe scegliere. O qua o là...". "Eh certo, non può fare due lavori". "E' la legge che lo dice". "Non si dimette, nonostante il parere del Servizio legislativo della Regione e una sentenza della Corte costituzionale...". Non molla... "Vuole mantenere le due poltrone...", dice Picone. "Una per il culo, una per la faccia...", chiude Ficarra, con scroscio di applausi al seguito. 
 
Sono mesi ormai che in Abruzzo, e non solo, impera la polemica sul doppio incarico di D’Alfonso, che ha portato più d'una volta, tra l'altro, al rinvio del Consiglio regionale (il 10 aprile e ieri 2 maggio, ndr) perché lui aveva da fare a Roma, da parlamentare e anche per seguire le vicissitudini del Pd. Alla Giunta regionale, nei giorni scorsi, D'Alfonso ha mandato una memoria in cui si paragona a Mazzini e Garibaldi, ribadendo che al momento non è intenzionato a lasciare la poltrona... locale. Di "incompatibilità" fino a ieri hanno parlato Forza Italia e i 5Stelle. Secondo Nazario Pagano, senatore di Fi, "l'incompatibilità, oltre che essere sancita dalla Costituzione e dalla legge, è anche di carattere politico e appartiene al buonsenso, che dovrebbe sempre albergare in un uomo delle istituzioni. Prendiamo, invece, atto che il presidente D'Alfonso sfida tutto e tutti con una protervia degna di miglior causa". "Chiediamo di sanare la situazione  - ha scritto invece il senatore dei Cinque Stelle, Primo di Nicola, citando l'articolo 122 della Costituzione - invitando il governatore D'Alfonso a rimuovere la sua incompatibilità. Sarebbe un gesto di buonsenso che restituirebbe dignità e decoro alla politica e ai cittadini abruzzesi che hanno diritto a quel buon governo che solo potrebbe consentire di avviare a soluzione i problemi drammatici che in tanti casi rendono invivibile la loro esistenza". 
03 maggio 2018


Nella foto Ficarra e Picone

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