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"Le offese che mi vengono mosse dal signor coordinator dottor Pagano non sortiscono nessun effetto. Non perché non fossero al vetriolo e non corrispondenti al corso degli eventi personali e pubblici, ma perché per chi come me proviene dalla trincea, dagli stenti, dalle mani piene di calli, dalla vita all'estero da emigrante possono fare solo baffi. Baffi di tutte le forge e misure: a spazzolino, chevron, a pennetta, a ferro di cavallo, a tricheco, a manubrio, alla Dalì, alla Depp, monarchici, eccetera eccetera...". Così il senatore Antonio Razzi, in una nota, risponde alle critiche mosse dal coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano, in merito ad un'analisi sulle elezioni amministrative. Secondo Pagano: "Le affermazioni critiche del senatore Razzi appaiono frutto di un malessere tutto suo personale, piuttosto che il commento lucido ad una tornata elettorale che, nel peggiore dei casi, non modifica gli equilibri preesistenti. Forza Italia e i suoi alleati del centrodestra, così come nelle altre regioni italiane, si stanno rinnovando e perseguono con dedizione e passione, pur nelle indubbie difficoltà attuali, una nuova stagione di vittorie e rappresenta l’unica vera alternativa al PD dalfonsiano e renziano. Per Forza Italia i danni maggiori sono quelli provocati da chi, come Razzi, ha una visione personalistica e grottesca della politica. Una visione tutta rivolta alla conservazione di privilegi immeritatamente ottenuti. È nostro dovere, pertanto, ignorare chi rappresenta solo un problema e rivolgerci invece a quei tanti cittadini che hanno per anni creduto in noi e che oggi, invece, scontenti e rassegnati, si sono rifugiati nell’astensione, per riconquistarne la fiducia". 

Ma Razzi non ci sta, e incalza: "Sono in Parlamento perché per ben due volte gli elettori hanno scritto sulla scheda il mio nome e cognome - prosegue il senatore di FI - con le preferenze. Di questo sono fiero ed orgoglioso. Non devo nulla a nessuno, sono onesto e le mie mani sono intonse e pulite. E, caro coordinatore, altro che avrei 'una visione personalistica e grottesca della politica'. C’è da rimanere annichiliti al cospetto di una faccia di bronzo tanto marmorea quanto giuliva e rubiconda fuori luogo del signor coordinator dottor Pagano quando afferma che, tutto sommato, il risultato della coalizione di centrodestra è certamente positivo. Egli non solo distorce la realtà dei fatti considerando gli abruzzesi un gregge di pecore suddite che non capisce niente, ma si è guardato bene dall’analizzare la fine miseranda del suo partito, del mio partito la formazione alla quale appartengo anch’io, di Forza Italia del quale egli si è mostrato inefficiente coordinatore. Una persona seria che avesse mai avuto a cuore il destino della propria regione, a quest’ora, si sarebbe già dimesso. Cosa che gli converrebbe fare prima di incassare il benservito che sarebbe assai meno decoroso".

22 giugno '16

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