Lanciano (Chieti) 19 gen. '13 -  E' sempre più un pasticcio all'interno del Comune di Lanciano, dove si susseguono incontri e confronti tra i vari gruppi politici per uscire dalla crisi amministrativa e ricostituire la giunta. Nelle ultime ore ha fatto un passo indietro l'ex vice sindaco Pino Valente, a capo del gruppo 'Progetto Lanciano'. Qualche giorno fa, a seguito anche dell'intenzione del sindaco, Mario Pupillo, di rimuovere l'assessore Antonio Di Naccio e di togliere l'incarico di vice a Valente, quest'ultimo ha annunciato che sarebbe uscito dalla maggioranza, garantendo comunque l'appoggio esterno. Fermo restando che 'Progetto Lanciano', in precedenza, aveva chiesto la programmazione dell'abbassamento delle tasse e l'aveva posta come condizione essenziale per rimanere nella maggioranza. La proposta di appoggio esterno, in ogni caso, non è molto piaciuta a qualche altro esponente  di 'Progetto Lanciano', dentro cui ci sarebbero divergenze, spaccature e contrasti. E ieri sera in un faccia a faccia con il Pd, con cui c'è stata sempre frizione, Valente ha evidenziato di poter continuare a stare nella maggioranza ma, oltre ad una risposta alla faccenda tasse, vorrebbe di nuovo l'incarico di vice sindaco e che nella giunta ci sia un suo assessore. E il nome che avrebbe fatto è quello del suo capogruppo consiliare, Giacinto Verna.
Dovrà essere il sindaco, adesso, a valutare le richieste di Valente. Ma il primo cittadino in queste ore,anche sugli organi di stampa,  ha più volte ribadito di non voler ridare l'incarico di vice a Valente. Addirittura potrebbe ridurre il numero degli assessori, da 7 a 6 e distribuire le deleghe ai consiglieri.
Per quanto concerne gli assessori, in discussione sarebbe la conferma di Dora Bendotti, Marcello D'Ovidio, Evandro Tascione e appunto Di Naccio: su quest'ultimo pende la vicenda dei lavori allo stadio, su cui c'è pure un'inchiesta della magistratura, e dei relativi debiti fuori bilancio. 
Per quanto riguarda il Pd sarebbe certa la conferma degli assessori  Valentino Di Campli e Pasquale Sasso e al Partito democratico spetterebbe anche la carica di vice sindaco se Valente non fosse confermato. Si vocifera dell'entrata in scena di Maria Saveria Borrelli e, a dire il vero, un po' di rosa non guasterebbe in un esecutivo finora tutto al maschile. 
Nel toto assessori - chi entra e chi esce - sono finiti anche l'avvocato Dario Rapino e il consigliere Piero Cotellessa, indicato da Sel. 
Se Valente alla fine decidesse di dare solo l'appoggio esterno, scatterebbe inevitabilmente una sorta di "campagna acquisti" per ricostituire una maggioranza e pare che sarebbe già pronto a passare, dalla minoranza alla maggioranza, il consigliere Luca Antonelli, superassenteista per quanto riguarda la partecipazione ai consigli comunali. (Re.Lan.)

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