I referendum sulla riforma della geografia giudiziaria sono inammissibili. Lo ha deciso la Corte Costituzionale. I tre quesiti referendari erano stati promossi da cinque consigli regionali: Basilicata, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Campania. E puntavano all'abrogazione delle misure che hanno disposto la soppressione di 30 tribunali ordinari e corrispondenti procure. Analoga iniziativa, avviata dalle stesse 5 Regioni nel 2013, era già stata dichiarata non ammissibile. Nella nostra regione si va verso la chiusura dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. La revisione delle circoscrizioni giudiziarie è un processo avviato dal governo Monti, ministro della Giustizia Paola Severino, e proseguito, con pochi ritocchi, da Annamaria Cancellieri e dall'attuale guardasigilli Andrea Orlando. gen. '15

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