Clima rovente durante il Consiglio regionale, tanto da interrompere i lavori per un incontro reclamato a gran voce dai dipendenti di Attiva. A chiedere l'interruzione è stato il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo, nel momento in cui D'Alfonso ha annunciato che si sarebbe allontanato dall'aula per incontrare i lavoratori Attiva. Febbo ha chiesto la sospensione dei lavori per consentire ai capigruppo e consiglieri di partecipare. A sostenere la richiesta di Febbo è intervenuta Sara Marcozzi M5S ad applaudire i consiglieri gli stessi lavoratori che, dopo 8 anni da interinali, ,chiedono la stabilizzazione. Chiedono però un incontro pubblico nell'aula. Al momento i lavori sono stati sospesi da Di Pangrazio. 

"Il mio impegno sarà quello di sollecitare, nel pieno rispetto delle regole, l'accelerazione delle procedure per risolvere questa vertenza - ha dichiarato D'Alfonso . La decisione dell'amministrazione comunale di chiedere un parere alla Corte dei Conti è già di per sé la manifestazione di una volontà di apertura nei confronti dei lavoratori, perché è fondamentale individuare una soluzione condivisa, che da un lato risponda alle legittime aspettative di chi ha lavorato per 8 anni con contratti interinali, e dall'altro garantisca la legittimità di qualunque procedura, che deve fare i conti con le modifiche intervenute nel quadro normativo di riferimento".

"Gli ex operatori della Attiva, rimasti senza lavoro da ben 26 giorni, hanno bisogno di soluzioni concrete al dramma che stanno vivendo, non delle solite chiacchiere del governatore D'Alfonso". E' il commento del capogruppo di Forza Italia. "Oggi - suggerisce Sospiri - l'unica strada percorribile per un loro reinserimento professionale è quello di incrementare subito i servizi concessi ad Attiva, come abbiamo fatto con il cimitero dei Colli Innamorati, rendendo possibile un incremento del personale necessario, aprendo una strada per gli ex precari. Tutti gli altri tecnicismi, come la presunta lettera alla Corte dei Conti, sono chiacchiere tese a prendere tempo, un vano tentativo del presidente D'Alfonso di surrogare l'assenza di un sindaco che fa finta di non avere un serio problema dentro casa sua. In piazza Italia si sta consumando un vero dramma - osserva Sospiri - quello di 65 famiglie monoreddito rimaste senza l'unica entrata, quella derivante da Attiva. Senza entrare nel merito delle modalità del concorso, ora compito e dovere delle Istituzioni è quello di trovare una soluzione a quel dramma, che vede quelle famiglie in strada, notte e giorno, a presidiare una tenda, sperando che non cali l'attenzione della città sulla loro vicenda. Il sindaco Alessandrini finge che quel problema non esista, non degna di alcuna attenzione quei lavoratori, un comportamento inqualificabile per il primo cittadino. Ma noi sappiamo che quel problema esiste ed è tangibile. Oggi l'unica soluzione che mi pare ipotizzabile, nelle more di un concorso già concluso, è quello di aumentare i servizi che il Comune ha dato in affidamento alla Attiva, come già in passato abbiamo fatto, affidando alla società in house la gestione di piccoli spazi del verde cittadino o la gestione del cimitero dei Colli Innamorati. Oggi si può pensare di delegare ad Attiva la gestione di tutto il verde cittadino, considerando che l'Azienda dispone anche delle attrezzature necessarie. In questo modo Attiva vedrà aumentare proporzionalmente il proprio fabbisogno professionale e potrà pensare di riassorbire i 65 precari. Tutte le altre soluzioni prospettate - commenta infine il capogruppo di Forza Italia - sono chiacchiere del politichese del presidente D'Alfonso che non hanno sbocco concreto". 

26 gennaio '16

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