Sulmona (L'Aquila) - Nove consiglieri comunali di Sulmona - compresi due del Pd - hanno firmato le loro dimissioni ponendo fine all'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Peppino Ranalli. Così nel comune della valle Peligna si dovrà tornare alle urne. I primi a firmare davanti al segretario generale del Comune, Giampaolo Santapaolo, sono stati proprio i consiglieri del Partito democratico, Alessio Di Masci e Fabio Ranalli, nonostante il segretario regionale Marco Rapino abbia tentato di dissuaderli. Oggi il commento dello stesso Rapino. "Prima di tutto - scrive il segretario in una nota - voglio ringraziare chi, in questi giorni e in queste ore, ha lavorato senza sosta per cercare di trovare una soluzione che riportasse la città ad uno stato di governabilità; soprattutto chi, tra i professionisti contattati per la composizione della nuova giunta, aveva deciso di mettersi in gioco per il bene di tutti. Purtroppo, nonostante gli innumerevoli sforzi e tentativi, non è stato possibile farlo". Se entro il 24 febbraio arriverà il decreto di scioglimento del Consiglio comunale si andrà alle elezioni nel maggio prossimo, altrimenti la città dovrà affrontare un lungo periodo di commissariamento. "Per la quarta volta consecutiva Sulmona verrà commissariata e travolta - commenta Rapino -.  La sua classe dirigente perde un'altra opportunità di dimostrarsi diversa e matura. Chi sedeva tra quei banchi e dalla parte della maggioranza ha anteposto la propria personale visione a quella della sua comunità politica. Chi era stato eletto per stare in maggioranza ha tradito il mandato che gli era stato consegnato dai suoi elettori". 12 feb. '16

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