Lanciano (Ch) - "Sono deluso e amareggiato, a sei mesi dalle elezioni questo si presenta semplicemente come un atto scellerato". Così Antonio Di Naccio, ormai ex assessore ai Lavori pubblici al Comune di Lanciano, commenta la revoca dall'incarico. Una revoca richiesta dal gruppo civico Progetto Lanciano. "Un atto di prepotenza - continua Di Naccio - e di mancanza di democrazia. Sono stato cacciato  perché ho avuto l'ardire di esprimere le mie opinioni. E' solo una questione scaturita fuori per le prossime amministrative, ho più volte dichiarato che avremmo dovuto adottare l'unica strategia che mi pare plausibile, ovvero rimanere con Mario Pupillo e questo, evidentemente, ha dato parecchio fastidio. Non mi sono mai dimesso dal gruppo Progetto Lanciano, non ho mai rinnegato la mia appartenenza. A questo punto comprendo anche il sindaco: la pressione numerica della maggioranza ha prevalso e si è passati sopra ai valori umani. Fino a ieri sera ho continuato a lavorare, e avrei continuato a farlo sempre nell'interesse dei cittadini, con validi progetti. Ora quale scenario si prospetta per le prossime amministrative? Per il momento il sindaco Pupillo conserverà la delega e poi vedremo. O meglio, vedranno. L'incarico, secondo le nuove norme sulle quote rosa, dovrebbe andare ad una donna a questo punto".

19 gennaio '16

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