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Cocullo (Aq) 2 maggio '15 - Grande partecipazione a Cocullo dove per assistire al tradizionale rito dei Serpari, che si svolge ogni anno il primo maggio, si sono recati in 20 mila. Un paese in festa che ha rinnovato allo stesso tempo le celebrazioni di San Domenico abate, protettore del paese. Una piazza travolta dalla folla, turisti e curiosi giunti da ogni parte d'Italia per un evento che riscuote sempre maggiore successo e partecipazione. Un rito che si propone di diventare presto patrimonio dell'Unesco. Nei giorni scorsi, infatti, c'è stata la firma del protocollo d'intesa tra il Comune ed associazioni culturali ed istituzionali a sostegno della candidatura.

La storia di San Domenico, monaco benedettino di Foligno, terapeuta, protettore contro il morso dei serpenti e del mal di denti, è una storia legata indissolubilmente al paesino abruzzese che oggi conta appena 250 abitanti.
Rimase a Cocullo per 7 anni, lasciando in eredità un suo dente e un ferro di cavallo della sua mula, divenuti poi reliquie.  Per questo la mattina della ricorrenza, nella chiesa a lui dedicata, i fedeli tirano con i denti una catenella per mantenere i denti stessi in buona salute. A mezzogiorno in punto, la vestizione della statua del santo con le serpi raccolte dai serpari alla fine di marzo fuori paese e poi custodite con attenzione e nutrite per giorni in attesa della Festa. 

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