Sulmona (Aq) -  "Comprendiamo l'esigenza di razionalizzare le spese a favore di una spending review che stenta a far vedere i suoi frutti, ma farlo mettendo in discussione la sicurezza dei cittadini è deplorevole e non consono ad uno stato civile". Ad affermarlo è Mauro Nardella, vice segretario regionale della Uil Penitenziari. E così, a seguito alla circolare emanata dal Ministero dell'Interno e dopo ripetuti sit in dinanzi i cancelli del commissariato di polizia di Sulmona, il sindacato Uil Penitenziari torna a manifestare la propria contrarietà alla chiusura del presidio Polfer della stazione di Sulmona.

L'esigenza di tenere aperto un ufficio di polizia ferroviaria presso la stazione della cittadina ovidiana va anche  e soprattutto in direzione della prevenzione derivante dalla presenza di un istituto di pena tra i più delicati d'Europa, che nei prossimi anni vedrà un notevole incremento di soggetti reclusi e che negli anni passati ha visto il verificarsi di numerosi eventi critici da parte di detenuti in permesso proprio in questa area cittadina.

"Per quanto di sua competenza la Uil penitenziari- conclude Nardella- si dice pronta a sostenere questa battaglia, in collaborazione con il sindaco della città Peppino Ranalli, al quale chiediamo la riproposizione del confronto avuto a suo tempo con il vice presidente del CSM Giovanni Legnini e l'implementazione degli stati generali affinché venga tutelata la sicurezza del territorio peligno". 5 ago. '15

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