Castel Frentano. L'addio a Davide: palloncini bianchi e la banda in cui suonava
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"Lui era unico. Davide ha lasciato un vuoto incolmabile: non deve essere riempito. E nessuno potrà prendere il suo posto. Ma quando vi troverete tutti insieme tra di voi, quando sentirete la sua mancanza, lui si farà sentire. Farà come Gesù con la resurrezione, verrà e dirà: ‘Pace a voi, non abbiate paura perché io sono con voi… Lui si manifesterà ad ognuno di voi": sono le parole che squarciano il dolore dentro la chiesa di Santo Stefano a Castel Frentano (Ch). Le pronuncia il parroco don Roberto Geroldi e sono rivolte ai familiari di Davide Valente, 17 anni, che mercoledì sera a Lanciano (Ch), in contrada Marcianese, si è schiantato con la sua moto contro un’auto in sosta. Una fine tragica. 
Accolto dalle marce intonate dalla banda di Fossacesia (Ch), dove Davide suonava il sax, la bara viene portata a spalla dai suoi congiunti, in un’ultima condivisione di vita. Mamma Teresa, insegnante agli Eroi Ottobrini a Lanciano; papà Felice, dipendente della Mavepa Italy; il fratello Alessandro e la sorella Martina sono lì, con il cuore e lo sguardo, su quella cassa bianca. Come in un abbraccio sconfinato. Per coccolare ancora il loro Davide. E gli amici accolgono Davide con una rosa bianca in mano, un segno di innocenza e candore, di partecipazione. Ci sono anche i compagni di scuola, del liceo musicale "Misticoni" di Pescara, di cui spicca un drappo. Ed è una chiesa stracolma di gente, di tantissimi giovani, quella che saluta un "prodigio della chitarra". Concelebra don Valerio Polisi, parroco di San Pietro a Lanciano, dove Davide partecipava alla messa, alle attività sportive e al coro. “Era pieno di ideali - dice don Valerio-. Con la musica ha dato se stesso. La sua partenza trafigge il cuore e ci si chiede il perché di questa morte violenta e spietata. Di lui ho sempre ammirato la disponibilità, la simpatia…". Il santuario è piccolo, anche per contenere un amore sconfinato, mischiato alle lacrime e ai brusii che raccontano ancora di questo ragazzo gioviale e con la passione della musica. Gli amici disperano: "Com’è possibile? Non ci crediamo ancora! Mercoledì mattina eravamo in spiaggia a fare ‘bombe d’acqua’ al mare, spensieratamente a giocare sulla sabbia… tuffi e capriole ed ora qui". Sono ancora i genitori ad accompagnare il loro principino fuori dalla chiesa. Un trombettista suona il "Silenzio"; c'è l’inno nazionale "Fratelli d’Italia". Davide sarà cremato. Vola un mucchio di palloncini bianchi a forma di cuore. E da' l'addio al ragazzo con la chitarra. 
13 luglio 2018

Alessandro Di  Matteo

Ha collaborato Gemma Giuliano. Foto Andrea Franco Colacioppo

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