Castel Frentano (Ch) – E’ stata chiusa per oltre
quarant’anni, durante i quali è rimasta in completo stato di abbandono. Ora la
cappella della Santissima Trinità annessa al palazzo dei Baroni Vergilj, a
Castel Frentano, apre al pubblico per la prima volta, il 19 e 20 marzo, in
occasione delle "Giornate di primavera" del Fai (Fondo ambiente
italiano). Il Fai di Lanciano si è adoperato per rendere possibile un
progressivo recupero dell’edificio che custodisce tra le sue mura numerose
opere d’arte, realizzate a cavallo tra il ‘600 ed il ‘700, e preziose
suppellettili che potranno tornare ad essere ammirate da un vasto pubblico.
L’inaugurazione ci sarà sabato 19 marzo alle 10 e la struttura sarà visitabile
fino alle 12.30; poi dalle 16 e alle 19. Stessi orari anche per domenica 20
marzo.
Una piccola anteprima avrà luogo venerdì 18 marzo
con ingresso riservato alle scuole, con gli apprendisti ciceroni dell'istituto
"Eduardo Di Loreto" di Castel Frentano e gli allievi del Liceo
statale “Cesare de Titta” di Lanciano.
L'accoglienza dei visitatori, agli altri
eventi, sarà a cura del comitato ‘Ripensiamo il centro storico di Castel
Frentano’ che darà la possibilità di un tour anche in altri edifici monumentali
della sua parte antica e ospiterà altri eventi, tra i quali la commedia teatrale
‘La Santa Passione’ prevista per domenica 20 marzo alle 21, presso il teatro
comunale. La commedia si sviluppa in cinque quadri scenici della Settimana
Santa con i canti antichi delle ‘cumpagnie’ portati sul palcoscenico dalla
compagnia Teatrale “Di Loreto – Liberati”.
La cappella della Santissima Trinità custodisce le
spoglie di monsignor Iginio Vergilj nato nel 1674 e morto nel 1739, le cui
spoglie furono ritrovate incorrotte nel 1849 dando origine alla leggendaria
figura del ‘Beato’ che sarebbe stato preservato dalla corruzione del corpo come
segno degli alti meriti spirituali. Più ragionevolmente si può pensare che la
conservazione del cadavere sia avvenuta grazie al verificarsi di particolari
condizioni fisiche, chimiche e microbiologiche che ne ha arrestato i processi
di decomposizione.
"Una riapertura - spiega Mimmo Del Bello, Fai
Lanciano - che ci auguriamo possa rappresentare un punto di partenza per una
maggiore consapevolezza del territorio, del suo valore e del suo patrimonio
culturale, come è da sempre obiettivo del Fai". La delegazione Fai di
Lanciano ringrazia quanti hanno permesso l’apertura del sito: gli Eredi
della famiglia Carabba di Roma, le eredi della famiglia dei Baroni Vergilj
di Castel Frentano, all’associazione “Ripensiamo il centro storico di Castel
Frentano”; don Roberto Geroldi, parroco di Santo Stefano Protomartire a Castel
Frentano,allo studio dei geometri Mario Di Biase e Berardino Ulisse, l’amministrazione
comunale che ha patrocinato l’evento e la Fondazione Opera Diocesana
“Carità della Verità per l’apostolato del Santo Vangelo di Bologna. ".
17 marzo ’16