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“Questo è sempre stato avamposto di libertà”. Il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, tiene a puntualizzarlo, mentre il paese si fascia di tricolore per accogliere, domani, 25 aprile, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Bandiere ovunque: una di 20 metri scende dalla torre del castello feudale. “L’atto di nascita della Brigata Maiella – ricorda il primo cittadino - porta la data del 5 dicembre 1943, quando Ettore Troilo, partendo da Torricella Peligna con un manipolo di uomini, prese contatto con il Comando inglese, che era insediato qui, nel castello ducale. Dopo un’iniziale diffidenza, il gruppo di partigiani fu aggregato alle truppe alleate, al V corpo britannico (VIII Armata) e da questo direttamente guidato, per passare successivamente alle dipendenze del corpo polacco. Fu permesso loro di combattere sotto il comando alleato nel gennaio 1944, dopo un incontro tra il maggiore Lionel Wigram e Troilo. Operarono per la Resistenza in Abruzzo e in tutta l'avanzata della Liberazione, fino a Bologna e ad Asiago. Lo scioglimento avvenne a Brisighella il 15 luglio 1945, forte di oltre 1.500 uomini, tutti volontari". Frammenti di storia, che ancora scaldano. “E che da tanti anni ormai – continua il sindaco – cerchiamo di custodire, studiare e valorizzare, per farne memoria, e tesoro per le giovani generazioni, affinché non si dimentichi. La seconda guerra mondiale ha segnato profondamente questo territorio, il nostro comune, come tanti altri centri, quali Gessopalena, Lama, Montenerodomo, Torricella, Pizzoferrato...”. La visita del capo dello Stato comincerà a Taranta Peligna. 

Ad attenderlo ci saranno il prefetto di Chieti, Antonio Corona; il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e il sindaco di Taranta, Marcello Di Martino. "Un'occasione - spiega quest'ultimo – che ci vede mobilitati ed emozionati. Siamo al lavoro per dare lustro e splendore al sacrario, che avrà la giusta austerità". Il presidente, che arriverà in elicottero a Lama dei Peligni appena dopo le 10, in auto raggiungerà Taranta dove, su uno sperone roccioso proteso sul paese, si erge il sacrario, con il suo breve tratto alberato e la cappelletta dedicata ai caduti della Brigata Majella, unica formazione partigiana, dunque non militare, ad essere stata fregiata di Medaglia d'Oro al valor militare: accadde il 14 novembre 1963, per mano dell’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti, e su conferimento del presidente della Repubblica, Antonio Segni. Per il sacrario è la seconda volta dell'arrivo di un presidente: il 17 maggio 2001 l'omaggio fu reso da Carlo Azeglio Ciampi, nell'ambito della marcia 'Sentiero della Libertà'. A seguire, per Mattarella, trasferimento a Casoli, dove arriverà alle 11.15. Ci sarà la visita privata al castello e, in particolare, alla “Sala Wigram", che racchiude immagini e ritratti dell'epoca. Quindi verrà accompagnato al campo di concentramento fascista, dove, tra il 1940 e il 1943, furono internati in 218, tra ebrei stranieri, sloveni e croati. Una targa ne ricorda i nomi: dieci ebrei furono deportati e finirono uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz. 

Qui, guidato da Giuseppe Lorentini, ricercatore e studioso locale,e da Vito Gironda, farà un giro nei vari ambienti e nella dependance del settecentesco Palazzo Tilli. Poi capatina in "Piazza della Memoria", inaugurata lo scorso 27 gennaio. Nel piccolo cinema teatro, presenti le autorità civili e militari, si terrà la cerimonia ufficiale, per ricordare il 73° anniversario della fine della guerra e i 75 anni della nascita della Brigata Maiella. Mattarella, dopo i vari discorsi, incontrerà alcuni ex partigiani, testimoni di una lunga e sentita lotta. Oltre 300 alunni delle scuole accoglieranno il presidente, assieme alla banda di Casoli. Alcuni ragazzi di Abruzzo e Molise gli consegneranno "La Costituzione raccontata dai bambini", un calendario illustrato con disegni. Anche l'amministrazione civica ha preparato alcuni regali: un pacchetto con i libri "Casoli 5 dicembre. Ettore Troilo e la Brigata Maiella", "Il castello di Casoli" e "Storia di Casoli" in tre volumi. Poi ci sarà un cesto di prodotti tipici, con le produzioni del territorio, a partire dall'olio intosso, monovarietale, riconosciuto presidio Slow Food; e ancora birra artigianale, vino, formaggi, salumi e tartufo. 

La partenza per la capitale, salvo impegni istituzionali dell'ultimo momento, è prevista da Palombaro, dove prima il presidente dovrebbe essere ricevuto dal sindaco Consuelo Di Martino e pranzare in una trattoria del posto. 

24 aprile 2018

Le foto del castello di Casoli con i tricolori sono di Andrea Franco Colacioppo

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