Lo hanno trovato senza vita in una rimessa di casa. Ha deciso di chiudere la sua storia impiccandosi. Questa la tragica fine di G.C., 51 anni, dipendente della Asl Lanciano Vasto Chieti. L'uomo, che forse non ce l'ha fatta a sopportare il carico di problemi che ultimamente lo affliggeva, da quelli familiari ad altri di carattere giudiziario, era centralinista dell'ospedale di Casoli. E viveva solo, dopo la perdita della madre e la separazione.

La morte, stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, risale a ieri sera, anche se il cadavere è stato trovato stamattina intorno alle 10.30. Perché al lavoro non lo hanno visto arrivare e si sono preoccupati di cercarlo; di capire come mai non era al solito posto, perché non si era presentato. Dall'ospedale hanno telefonato ad un'amica che ha chiesto ad una vicina di andare a cercarlo. Di qui la macabra scoperta: aveva appeso una corda ad una trave e se l'era poi passata attorno al collo. Sul posto i carabinieri. La Procura di Lanciano ha dato subito il nulla osta per la sepoltura. "Una giornata drammatica per il paese - dice il sindaco Massimo Tiberini - , era tranquillo e lo conoscevano tutti". 
09 febbraio 2018

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