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Casoli (Ch) - Dopo Cometa chiude anche Progetto Meccanica, aziende della ormai ex fiorente area industriale metalmeccanica di Casoli. "Purtroppo la trattativa con i vertici di Progetto Meccanica, che realizzava telai per gli scooter Sh 125 e 150 di Honda Italia, si è chiusa oggi in Provincia a Chieti senza un accordo", annuncia Nicola Manzi, segretario generale della Uilm-Uil Chieti-Pescara -. La proprietà ha dichiarato che procederà con il licenziamento dei 23 dipendenti rimasti. Si tratta - aggiunge - di un pesante dramma per le famiglie coinvolte, di una piaga che territorio e personale non meritano. Le vicende Cometa e Progetto Meccanica sono molto simili - evidenzia ancora - perché entrambe erano parte dell’indotto di sub componentistica del consorzio Cisi, che aveva come punto di riferimento la Honda". 

Nel caso della vertenza Cometa tuttavia, che coinvolge 39 dipendenti, Uilm - viene evidenziato in una nota -  si è impegnata a sottoscrivere un accordo, lo scorso 12 settembre nella sede della Provincia di Chieti che tuteli il più possibile i lavoratori, premettendo che erano scaduti i termini di legge per l’avvio della procedura di mobilità e che l’azienda era sotto concordato preventivo dal 17 febbraio, con il Tfr e tre mensilità bloccate. "In questa situazione – interviene la rsu Uilm-Uil di Cometa –  quello a cui abbiamo puntato era di poter ottenere qualcosa per le famiglie, per la sopravvivenza di questi mesi. Il concordato preventivo prevedeva due soluzioni: la continuità produttiva, che pure abbiamo tentato fino all’ultimo di salvaguardare, o la cessazione delle attività. Ciò che siamo andati a fare in Provincia era trattare sui licenziamenti e trovare un accordo il più possibile positivo, ben sapendo che saremmo potuti andare a casa con uno stipendio di 15 giorni. Facciamo un appello alla Fiom – prosegue la Rsu Cometa – ed è quello di non strumentalizzare questa situazione, perché dall’assemblea con i lavoratori è venuto fuori che quel 'piatto di lenticchie da 4.500 euro' ottenuto (come l'ha definito Fiom, ndr)  serve per andare avanti nei prossimi mesi”. 

"La crisi di Cometa e Progetto Meccanica - viene detto -  riporta in evidenza un dramma che la Uilm da tempo sta seguendo da vicino: quello del vecchio indotto Honda e del vecchio sistema Cisi che stanno crollando inesorabilmente, con la scure dei licenziamenti che, ancora una volta, si abbatte sull’area industriale di Casoli". Da qui l'appello di Manzi ad Honda: “La Uilm chiede massima attenzione per i lavoratori di queste aziende che per decenni hanno contribuito al successo del marchio giapponese. Chiediamo che si sostenga la ripresa dello sviluppo riportando da noi  lavoro, professionalità e competenze che hanno fatto grande il nome della Honda Italia in Europa e nel mondo". 16 settembre 2016


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