Lanciano (Ch) - Incidenti, turni massacranti di lavoro e carenza di personale: è caos ambulanze nel territorio della Asl Lanciano Vasto Chieti. L'ultimo incidente, in ordine di tempo, è avvenuto nei giorni scorsi, con l'autista del mezzo di soccorso che, in piena notte, durante il trasporto di un paziente, ha avuto un colpo di sonno mentre guidava, uscendo fuori strada e causando il ferimento di quattro persone. "Abbiamo sempre mostrato perplessità sulla convenzione fatta dalla Asl con la Croce Rossa e questi ultimi casi, purtroppo, ne sono la conferma - attacca Patrizia Bianchi, referente regionale del sindacato degli infermieri Nursing Up -.  Ci sono dei requisiti minimi per poter guidare un ambulanza, tra cui il compimento dei 21 anni, almeno cinque anni di esperienza alla guida di questi mezzi ed un attestato da autista soccorritore che, in poche parole, prevede che l'autista possa aiutare medici ed infermieri in operazioni basilari per il soccorso del ferito. Ecco, noi del Nursing Up, abbiamo forti dubbi che questi requisiti vengano rispettati e che, addirittura, non vengono neanche controllati". Verifiche che dovrebbero essere fatte dagli organi di vigilanza della Asl Lanciano Vasto Chieti: "Abbiamo più volte segnalato quanto sta avvenendo ma nessuno ci ha mai risposto - prosegue la Bianchi -. Prendo ad esempio l'ultimo caso: se è vero che l'autista ha avuto un colpo di sonno, come mai nessuno ha controllato i turni del ragazzo?" 


Sono pochi gli autisti, molti dei quali volontari: "Questo è uno dei problemi e, visto che non esistono controlli, alcuni di loro non hanno i requisiti richiesti come l'età, l'attestato o ancora i 5 anni di esperienza. A tutto ciò aggiungiamo la carenza di personale, che spiega ma non giustifica i turni di lavoro proibitivi." Carenza di personale e di mezzi che ha portato ad alcuni episodi gravi, al limite del grottesco: a Lanciano, nei mesi scorsi, è successo che una persona è stata investita a pochi metri dall'ospedale e che l'ambulanza è dovuta arrivare da Casoli (Ch) visto che quelle dell'ospedale erano tutte fuori. "Abbiamo presentato un esposto alla Procura di Chieti e alla Corte dei Conti de L'aquila per fare chiarezza sulla vicenda e, soprattutto, affinché ci siano controlli sui profili professionali scelti dalla Croce Rossa, che è diventata privata. Spero che la vicenda si risolva nei migliore dei modi e che non bisogna aspettare incidenti ben più gravi per prendere provvedimenti", conclude la Bianchi. 09 sett. '15

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