Caldaia killer: pensionata uccisa da monossido di carbonio, grave la nuora
Quando, dal lavoro, è rientrato a casa, ha trovato trova la madre a terra, ormai morta, e la moglie in fin di vita, adagiata su una sedia. La tragedia, scaturita dal monossido di carbonio che aveva saturato l'ambiente, si era in parte consumata. E' successo a Pagliare di Morro D’oro (Teramo). Appena tre giorni fa un tecnico era intervenuto per il malfunzionamento della caldaia. 

L'operaio, 50 anni, concluso il proprio turno in azienda, è arrivato, nella propria casa di via Torino, intorno alle 23.20 di ieri. Ha spalancato la porta, convinto di assaporare i dolci di Natale che moglie e madre stavano friggendo. Invece si è trovato dinanzi ad un dramma.  Si è messo a gridare e a chiedere aiuto. I primi ad arrivare sono stati i vicini, che hanno dato l'allarme e chiamato i soccorsi. Oltre a spalancare porte e finestre. Sul posto, subito, sono arrivate le ambulanze del 118, i carabinieri di Notaresco e i vigili del fuoco. Per Adalgisa Malospiriti, di 87 anni, non c’era più nulla da fare. La moglie, E.R., di 50 anni, pur se in gravi condizioni, era viva. E' stata trasportata prima all’ospedale di Teramo e poi trasferita ad Ancona, nelle Marche, per essere sottoposta terapia iperbarica. Stando alle verifiche dei vigili del fuoco la casa era satura di monossido di carbonio, gas killer sprigionato probabilmente da una fessurazione della canna fumaria interna della caldaia. Sull'accaduto c'è un'inchiesta.
07 dicembre 2018

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