QUALE futuro per la Virtus Lanciano? La società rossonera entro domani dovrà infatti provvedere al completamento dell'iscrizione al campionato di Lega Pro, pena l'abbandono del calcio professionistico. La proprietà, rappresentata dalla famiglia Maio, dopo aver pagato stipendi e contributi, sembra aver deciso di non ricapitalizzare la società con un milione e 400mila euro, necessari per ripianare il bilancio. La salvezza del calcio frentano sarebbe adesso nelle mani di alcuni imprenditori - tra essi Gilberto Candeloro - che potrebbero subentrare all'attuale proprietà e che nelle prossime ore si incontreranno con il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo. Se così non fosse sarebbe la fine ingloriosa dei colori rossoneri. La famiglia Maio, rilevò la società nell'aprile del 2008 dopo il fallimento, portandola in serie B dove la Virtus ha militato nelle ultime quattro stagioni, fino alla retrocessione dopo l'ultimo incontro con la Salernitana. I tifosi e tutta la città sono perplessi e auspicano che si dissolvano tutte le nubi sul futuro rossonero. (Seguono aggiornamenti)

L'imprenditore Gilberto Candeloro non rileverà la Virtus. Nessun passaggio di società, dunque, avverrà. E per la Virtus sono guai. O i Maio cambiano idea e tentano, all'ultimo momento, il modo di ripianare i debiti e iscrivere la squadra entro domani alle 19 in Lega Pro - o entro il 15 luglio, nel caso ci sarebbero dei punti di penalizzazione - o la Virtus tornerà nelle mani del sindaco Mario Pupillo che dovrà trovare altri acquirenti. 

 Ha collaborato Enrico Ciannamea
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