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Fuoco sulle discariche 2A e 2B di Bussi sul Tirino (Pescara). Il Forum Acqua Abruzzo segnala che sono state danneggiate "le linee appena posizionate per l'emungimento di acqua dalla falda inquinata". "Vergogna infinita - si legge in una nota -. Dopo dieci anni le condizioni del sito sono sempre più pietose. Magistratura e ministero dell'Ambiente, dove siete? Il Forum H2O fa sapere che la zona percorsa ieri da un rogo è un'area comprendente le megadiscariche di veleni. "Circa 2 ettari delle aree che presentano terreni e falda fortemente contaminati, sono stati interessati dal fuoco - viene spiegato -. Si tratta in particolare di un punto che è stato sequestrato dalla magistratura ben due volte, una nel 2007 e una nel 2013. Nonostante l'enormità della condizione di inquinamento, questi provvedimenti evidentemente non sono serviti a nulla, visto che al momento dell'incendio non erano stati realizzati quegli interventi di messa in sicurezza previsti dal D.lgs.152/2006 che avrebbero impedito il propagarsi delle fiamme sul corpo della discarica".
"L'area bruciata - viene ancora sottolineato - è quella che il Comune di Bussi voleva inopinatamente comprare dalla multinazionale Solvay per un euro. Gli enti pubblici in 10 anni non sono stati in grado neanche di individuare il responsabile della contaminazione in via definitiva. Il procedimento è in corso presso la Provincia di Pescara".

Sull'accaduto interviene anche Sinistra Italiana. "Circa 2 ettari di terreno e di falda fortemente contaminate sono stati interessati dall'incendio - fa presente in una nota la capogruppo di Sinistra italiana al Senato, Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto -. Nonostante le nostre denunce, solo recentemente sono iniziati i lavori di copertura in un'area limitrofa a quella incendiata, nella quale si stanno invece ancora approntando le pompe per emungere almeno i solventi più micidiali. E' evidente come, nel silenzio e nel disinteresse sia della Regione che del ministero dell'Ambiente, la situazione nella Val Pescara sia ad altissimo rischio per la salute degli abitanti". 18 luglio 2017

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