Lesioni aggravate in concorso: è il reato che la Procura di Lanciano ipotizza a carico dei genitori della bimba di 13 mesi, ricoverata al Gemelli di Roma, e che è rimasta ustionata con acqua bollente il 4 dicembre scorso. La piccina era in casa, nella sua abitazione di Mozzagrogna, quando l'acqua bollente caduta da una pentola le si è rovesciata addosso. Il fatto è accaduto ad ora di pranzo. E' stata la mamma a prenderla in braccio e a portarla al Pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano: da qui è stata poi, d'urgenza, trasferita nella capitale.

Un fascicolo sull'accaduto è stato aperto ora dalla magistratura che vuole capire le cause dell'incidente domestico ed accertarne le eventuali responsabilità. Anche i carabinieri di Fossacesia hanno effettuato verifiche. 

La bambina è tuttora ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica ed è in prognosi riservata anche se sta migliorando. Il suo corpicino è ustionato al 60 per cento.  Bruciature di terzo grado, in particolar modo  su torace, schiena e pancia. 
12 dicembre 2018

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