Aumento pedaggi A24-A25. 'No a nuovo salasso nel 2019'. Il 31 dicembre protesta al casello dell'Aquila
L'anno sta per chiudersi come era iniziato, con i sindaci a protestare fuori da un casello dell’autostrada A24-A25 contro il caro pedaggi. In vista dello spettro di un nuovo maxi aumento previsto per il 2019 di circa il 19%, frutto della somma del 13% del 2018, poi congelato, e di un nuovo 6%, gli amministratori di oltre 110 Comuni tra Lazio ed Abruzzo si sono già dati appuntamento. Per il 31 dicembre è stata indetta una manifestazione davanti al casello de L’Aquila Ovest per ribadire l’ennesimo no agli aumenti sulle tratte gestite da Strada dei parchi Spa. "Il nuovo anno è oramai alle porte e, con esso, è sempre più vicino lo spettro di un altro 'salasso' di circa il 19% per i nostri cittadini": così in un nota sindaci e amministratori  che si dicono "indignati per l'assordante silenzio del ministero dei Trasporti e la totale indifferenza agli appelli e alle richieste di incontro rivolte al ministro Toninelli". I sindaci "urlano a gran voce: basta di prendere in giro le istituzioni che rappresentano; basta di rimanere indifferenti ai problemi dei nostri territori; basta di chiedere altro tempo perché non c'è più tempo". Nel documento chiedono "una soluzione immediata o prima che sia troppo tardi, e questa volta si pretende una risposta per i nostri territori che meritano rispetto". 

"Nel corso di questo anno di proteste, - viene aggiunto - abbiamo dovuto assistere a continui 'cambi di rotta', a promesse che, ad oggi, sono state puntualmente disattese. Il lungo silenzio che oramai accompagna le richieste di incontro e di aggiornamenti in merito alle possibili soluzioni finalizzate a scongiurare un nuovo aumento delle tariffe e trovare una soluzione definitiva al problema, suona come l'ennesima beffa". Della faccenda si è discusso anche oggi al ministero.

"Scongiurare l'ennesima stangata a carico di autotrasportatori e pendolari di A24 e A25", sollecita in un documento la Cna Abruzzo che annuncia l'adesione alla mobilitazione promossa dai sindaci, denunciando "l'ennesimo balletto di responsabilità e lo scaricabarile in atto tra ministero dei Trasporti e concessionario: in assenza di decisioni da prendere in queste ore sul blocco dei rincari, annunciati già a partire dal prossimo primo gennaio, il nuovo anno porterà sotto l'albero di Natale un nuovo salasso ai caselli", è la conclusione.
27 dicembre 2018

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