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"E' una zona che va riqualificata, ma nell'ambito di un nuovo Piano regolatore generale che ci accingiamo a studiare e a valutare insieme con i cittadini e una commissione di esperti anche dell'Università”. Avviata, dall'amministrazione comunale, con un affollato incontro pubblico tenuto nel Centro Informagiovani, la discussione sul futuro della cosiddetta area ex gru di Piazzano di Atessa. Ottomila metri quadrati di terreno, per decenni destinati alla realizzazione di un costosissimo e ambizioso centro direzionale e polifunzionale mai nato. E il cui destino si è arenato tra fallimenti e cause civili. La giunta Borrelli, sulla questione, tornata in auge in questi giorni, ha voluto aprire da sùbito un confronto con i cittadini; sentire le loro opinioni e proposte. “E questo - ha sottolineato il sindaco Giulio Borrelli – per evitare polemiche, inesattezze e strumentalizzazioni, soprattutto da parte di LiberAtessa”. 

 Il primo cittadino, a grandi linee, ha ripercorso la storia “dell'opera mai cominciata”, con il cantiere insediato nel 2007, il fallimento della società Europiemme e il contenzioso andato avanti per lunghissimo tempo tra il Comune e l'impresa e che si è concluso con sentenza del 27 settembre scorso, quando al Comune, a fronte di una polizza assicurativa fideiussoria di un 1.048.000 euro, è stata riconosciuta, dal Tribunale civile, per i danni ricevuti, la somma di 339.573 euro Iva inclusa. “A questo punto – ha sottolineato Borrelli – l'amministrazione è stata obbligata ad adottare provvedimenti e a creare un "fondo vincolato" per dare immediato seguito alle decisioni del giudice e per poter realizzare, entro il 2018, gli interventi indicati nella sentenza a seguito della perizia del Ctu (consultente tecnico d'ufficio)”. 

Quali? “I lavori che stiamo eseguendo – ha evidenziato Borrelli – sono di messa in sicurezza dell'area che attualmente non è fruibile né praticabile. Quando ci sono piogge abbondanti si allaga, creando problemi anche alle abitazioni vicine. Abbiamo diviso i lavori in 4 lotti: essi prevedono la realizzazione di opere di sistemazione idraulica per il drenaggio e lo smaltimento delle acque piovane con pozzetti e condotte, e poi marciapiedi, la sistemazione del manto, la piantumazione di alberi. Insomma interventi di urbanizzazione primaria”. Il responsabile dell'Ufficio Lavori pubblici del Comune, l'ingegner Guglielmo Palmieri, ha spiegato nel dettaglio i lavori. Borrelli, invece, partendo da un'analisi dell'attuale situazione del mercato edile- immobiliare locale, ha rimarcato il fatto che il progetto un tempo previsto non è più realizzabile né appetibile e che per un partenariato pubblico-privato non sembrano , oggi, essercene le condizioni, anche se si possono fare ulteriori verifiche. “Basti pensare – ha puntualizzato – che fino a qualche anno fa al Comune, grazie agli oneri di urbanizzazione e alla Bucalossi, entravano 700-800 mila euro annui; ora arriviamo appena a 200mila”. Il vecchio e datato progetto quindi è da accantonare definitivamente. “Anche perché la Regione – ha spiegato ancora il sindaco – ha dettato le nuove linee urbanistiche che arginano il consumo del suolo e puntano al recupero dell'esistente, alla rigenerazione urbana. Quindi il cemento va usato con misura e oculatezza". 

Diversi gli interventi dei cittadini: alcuni nostalgici del vecchio progetto “con le due torri”, altri indirizzati verso la realizzazione di impianti sportivi (campetto di pallavolo, pista pattinaggio) o di un centro polivalente e aggregativo che funga anche da punto di ritrovo per associazioni e anziani; altri propensi alla creazione di un'area verde attrezzata, vista anche la vicinanza alla pista ciclopedonale. Tutti del parere, comunque, che il posto deve diventare centro attrattore d'interesse di un territorio fortemente antropizzato e crocevia di industrie e attività commerciali. Tra le varie idee quella di Alex Tucci, architetto del paesaggio, che propone la creazione di un bosco urbano, con percorsi naturali, e spazi ludico-ricreativi, il tutto legato anche al recupero dell'ex stazione ferroviaria di Piazzano. 

Non è mancato un acceso battibecco tra Enzo Pellegrini, consigliere di LiberAtessa che ha partecipato all'incontro e che nei giorni scorsi sulla questione aveva criticato e attaccato il Comune, e l'assessore Pasquale Zaccardi. “Non ci saranno progetti calati dall'alto, imposti – ha concluso il sindaco -. A breve, avvieremo anche una consultazione pubblica: in municipio ci saranno dei moduli, di semplice compilazione, dove ognuno potrà dare indicazioni e suggerimenti sul futuro assetto del nostro territorio”.
08 febbraio 2017

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