“Il riconoscimento del San Camillo de Lellis di Atessa come ospedale di area disagiata è in una fase istruttoria avanzata e lo dimostrano gli atti regionali e ministeriali”. Risponde così, in maniera secca e decisa, il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, alle polemiche, ritenute sterili e dannose, innescate in questi giorni da più parti, soprattutto da esponenti politici di centrodestra, a seguito di articoli di alcuni organi di stampa. In particolare, lumi sono stati chiesti dal coordinatore cittadino di Forza Italia, Gilberto Testa. "La giunta regionale - fa presente in una nota Borrelli -  - prima con delibera 642 del novembre 2017 e poi con delibera numero 15 del 17 gennaio 2018, dopo vari incontri preparatori, ha dato l'ok al potenziamento e alla riqualificazione dell'ospedale sangrino, stoppandone la trasformazione in presidio sanitario di assistenza (Pta). La giunta regionale, dichiarando di voler cambiare i propri atti programmatori, nell'ambito del riordino della rete ospedaliera, che non è stato ancora concluso, ha dato il via libera al riconoscimento di Atessa come presidio di area disagiata. Gli atti sono poi stati inviati a Roma per essere sottoposti al Tavolo di monitoraggio nazionale, composto dai ministeri della Salute, dell'Economia, e da rappresentanti della conferenza Stato-Regioni". 

Tutto è confermato da un documento del 2 marzo scorso, inviato alla Regione e a firma del direttore generale del ministero della Salute, Andrea Urbani, con il quale il sindaco Borrelli ha parlato più volte. Nel documento si evidenzia che “la proposta di potenziamento quali-quantitativo del presidio ospedaliero “San Camillo de Lellis”, elaborata dal Tavolo tecnico di cui alla Delibera di Giunta regionale 642/2017, è in fase istruttoria da parte degli uffici competenti e a breve potrà essere sottoposta a valutazione da parte del Tavolo per il monitoraggio del Decreto ministeriale 70/2015”. Nello stesso documento viene chiesto di specificare la “dotazione di posti letto, il dimensionamento delle discipline sulla base dei bacini di utenza e l'articolazione della rete ospedaliera e dell'emergenza urgenza”. E dalla Regione, lo scorso 9 aprile, sono state preparate tutte le integrazioni richieste dal ministero della Salute, con un documento a firma di Alfonso Mascitelli, presidente dell'Agenzia sanitaria regionale. 

“Questi i fatti – dice Borrelli -. Le procedure vanno avanti, con i tempi che la burocrazia in Italia richiede. Confidiamo in una prossima e definitiva riorganizzazione di tutta la rete ospedaliera abruzzese, che dovrebbe comprendere anche altre realtà. La nostra battaglia prosegue. Se i nostri cortesi avversari si fossero informati meglio, e non avessero preso lucciole per lanterne, avrebbero potuto risparmiarsi l'ennesima filippica contro l'amministrazione comunale che, con coerenza e serietà, sta facendo tutto il possibile per chiudere positivamente l'istruttoria in corso sull'ospedale di Atessa. Evidentemente a loro non interessa il risultato, come dimostrano i comportamenti avuti durante la passata amministrazione di centrodestra, quando l'ospedale veniva progressivamente smantellato. Preferiscono dar fiato a una volgare propaganda per piazzare un loro candidato alle prossime elezioni regionali, sotto le insegne di Forza Italia e della Lega".  
05 maggio 2018

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