Atessa (Ch) - Sciopero degli straordinari allo stabilimento Sevel di Atessa, gruppo Fca. Nei giorni scorsi l'aziende del Ducato, la più grande fabbrica d’Abruzzo e del centro sud Italia con 6.300 occupati diretti e altrettanti nell’indotto, ha annunciato alle rappresentanze sindacali che anche a luglio ci saranno giornate di straordinario. Saranno 5 i turni in più di lavoro nelle seguenti date: per il turno B (pomeriggio) nei sabati del 1° luglio, 8 e 15; per il turno A (mattina) nelle domeniche del 9 e 23. La Fiom Cgil risponde proclamando 8 ore di astensione dal lavoro per il primo e l'8 luglio e domenica 9 luglio. Sciopero, contro straordinari e precariato, anche da parte dell'Usb che chiede ai lavoratori di incrociare le braccia il primo l'8, il 9, il 15 e il 23 luglio. 

"Sevel - fa presente in una nota la Fiom - ignora ancora una volta le esigenze e le difficoltà di chi lavora in fabbrica. Sono cinque le giornate interessate da straordinari e turni di recuperi e c'è chi finora ha già prestato, da gennaio ad oggi, lavoro sul week end per ben dodici volte, un numero elevatissimo. Riteniamo la decisione assolutamente sbagliata - viene evidenziato - perché le temperature sono altissime e perché dopo aver profuso tanto impegno è giusto essere messi nelle condizioni di poter dedicare del tempo alle famiglie. Di fronte a volumi in crescita l'azienda avrebbe dovuto assumere a tempo indeterminato le persone che già da tempo lavorano in una condizione di precarietà contrattuale. Va inoltre sottolineato - dice ancora il sindacato - che nel corso degli ultimi anni i carichi di lavoro sono cresciuti a dismisura, le pause ridotte, gli straordinari sono diventati una pratica normale e le ferie fruite in periodi non compatibili con le esigenze di chi lavora". 

Stesse incongruenze vengono denunciate dall'Usb che afferma: "In Sevel si lavora in media 2 mila ore l’anno contro 1.400 della Germania, i 1.500 della Francia e i 1.800 in genere in Italia". Una situazione ritenuta insostenibile. "Se a questi numeri - viene spiegato in un volantino dal titolo #Riprendiamocilavita - aggiungiamo ritmi di lavoro frenetici, cattiva applicazione ergo uas, ferie ridotte... si comprende il motivo per cui tanti lavoratori accusano problemi fisici e da stress. Basta con rinnovi di contratti precarizzanti. Basta straordinari selvaggi. Subito 500/700 nuovi assunti per rendere più umano il lavoro in fabbrica e redistribuire ricchezza sul territorio". 30 giugno 2017

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