Atessa. Sciopero alla Blutec: Sevel ferma. 'Bloccato il cuore della Val di Sangro'
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Prosegue, davanti ai cancelli della fabbrica, ad Atessa (Ch), lo sciopero dei lavoratori della ex Blutec, diventata Ingegneria Italia Srl. I dipendenti, dopo l'ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, hanno deciso di interrompere la produzione, dall'altro ieri sera. E, il loro fermo, ha dato lo stop anche alla Sevel di Atessa, di cui Blutec è fornitrice di componenti per il furgone Ducato. Così Sevel è ferma da quattro turni: sono saltati quelli di ieri, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6 di stamattina. E sono stati sospesi quello di stamattina, dalle 6 alle 14, e quello successivo, dalle 14 alle 22. "La situazione è davvero preoccupante...", dice Amedeo Nanni, Rsa Fim Cisl Sevel.

Stamattina sul posto, dove sono presenti tutti i sindacati, si sono recati anche il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, e l'assessore alle Attività produttive, Vincenzo Menna, per portare solidarietà ai lavoratori. "Abbiamo assicurato - afferma Borrelli - l'appoggio, pieno e convinto, per risolvere la vertenza. Ci fa piacere che finalmente oggi gli stipendi siano stati pagati. E' inammissibile che chi lavora - dice il primo cittadino di Atessa - non possa contare sulla certezza della retribuzione. Anche se nell'immediato è arrivata una boccata d'ossigeno, resta incerto il destino di questa fabbrica e il futuro di 220 dipendenti e delle loro famiglie. E, in questo momento, come conseguenza della giustificata protesta, sono bloccati la Sevel e tutto l'indotto. E' fermo il cuore produttivo della Val di Sangro e dell'Abruzzo, con notevoli danni economici. Ci vogliono - sottolinea il primo cittadino - interventi urgenti, anche a livello governativo, e non generiche promesse, per assicurare il futuro di questa fabbrica. Questa è una vertenza che riguarda un intero territorio e una regione; va risolta al più presto, nell'interesse di tutti". "I comportamenti irrispettosi e vergognosi da parte dell’azienda committente di Fca Sevel non accennano a cambiare verso un miglioramento concreto del contesto lavorativo dello stabilimento - intervengono Fabio Cocco e Romeo Pasquarelli dell'Usb -. Gli operai hanno incrociato le braccia, proclamando uno sciopero a oltranza, stanchi di essere trattati come l'ultima ruota del carro da parte della nuova proprietà". L'Usb per sabato mattina, 19 febbraio, alle 10, ha indetto una manifestazione davanti alla fabbrica. 

Sulla vicenda è intervenuta anche Simona Auriemma, di Atessa, candidata alle prossime elezioni, che in un post su Fb, dice: "Era il 15 dicembre scorso quando il
ministro pentastellato Di Maio, in Val di Sangro, ha promesso ai lavoratori della ex Blutec, ora Ingegneria Italia, che si sono rivolti a lui disperati, che avrebbe aperto, al Mise, un tavolo apposito riguardante la Blutec di Atessa. E’ passato più di un mese e non è successo nulla. Del tavolo annunciato nessuna traccia, mentre i lavoratori continuano a versare in una condizione drammatica: stipendi pagati spesso in ritardo, contributi non in regola, scarsa sicurezza, in fabbrica ci piove persino... Il loro futuro è incerto. Sono in 200 e a rischio. Sono ora in sciopero. In attesa di risposte che finora non sono arrivate. E facendo affidamento su promesse finora disattese".
17 gennaio 2019

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