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Atessa (Chieti) - Un accordo tra azienda e sindacato che soddisfa tutti e che - come spiega la Fiom in una nota - "scrive una nuova pagina sindacale in Val di Sangro". A raccontare la vicenda è proprio la Fiom Chieti e, in particolare, il suo segretario provinciale Davide Labbrozzi. "Il giorno 26 ottobre, - dice - dopo una serie di incontri con la direzione aziendale della Trigano Van Spa, è stato sottoscritto un importante accordo. Tema: lo sviluppo del sito produttivo di Atessa e la ridistribuzione della ricchezza".
La Trigano è una multinazionale francese che produce camper. Nello stabilimento di Atessa, specializzato nella trasformazione dei furgoni Ducato della Sevel in caravan e camper, sono occupati circa 150 lavoratori. "Dall’inizio della crisi che ha coinvolto il mercato globale,- viene spiegato - la Trigano ha investito sulla qualità ed ha rafforzato l’aspetto commerciale e promozionale proponendo il suo prodotto nel mondo. Il risultato è che la produzione è aumentata: dai 5 mezzi al giorno realizzati nel 2009 si è giunti ai 17 che da gennaio 2017 usciranno dalla fabbrica".

"La predisposizione dell’azienda a riconoscere le maestranze quali un valore aggiunto e l’impegno della Fiom che ha potuto sempre contare sul sostegno pieno dei lavoratori e sui suoi delegati - afferma Labbrozzi - hanno reso possibile sviluppare una trattativa di alto profilo, molto apprezzata dai dipendenti, che l'hanno avallata. L’accordo si basa su: salario fisso, ovviamente aggiuntivo a quanto previsto dal Contratto nazionale; salario variabile, legato ad obiettivi aziendali condivisi; bonus per il riconoscimento del particolare impegno professionale in questa fase di crescita; permessi aggiuntivi per le lavoratrici, un riconoscimento per lo straordinario contributo che le donne offrono al mondo del lavoro, particolarmente gravoso visto quanto difficile è conciliare lavoro ed impegni famigliari; ticket mensa; assunzione di  35 lavoratrici e lavoratori a partire dal prossimo dicembre; tavolo tecnico per migliorare i livelli di ergonomia sulle postazioni".

Non manca la stoccata a Fca. "Il modello sindacale proposto nel mondo Fiat toglie diritti, riduce i salari, non offre la possibilità di decidere e crea sempre più condizioni di invivibilità della fabbrica. In Trigano si è fatto l’opposto". 27 ottobre 2016


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