Atessa (Ch) – La vicenda dell'auditorium Italia di piazza Garibaldi, ad Atessa, potrebbe presto avere risvolti giudiziari. La Giunta comunale ha deciso di affidare a un docente di diritto amministrativo, super partes, quale Oiv (Organismo indipendente di valutazione), il compito di redigere un parere "pro veritate" sulla situazione della struttura, che è priva di “collaudo tecnico amministrativo normativamente previsto”. La decisione è stata presa nell'ultima riunione della giunta, con l'obiettivo di dirimere la pasticciata questione dell'auditorium, inaugurato e usato, pur se non a norma, dalla passata amministrazione  di centro-destra.

Il gruppo consiliare Movimento 5 Stelle e LiberAtessa - recita la delibera dell'esecutivo  - hanno avanzato due distinte interrogazioni aventi ad oggetto l'auditorium, istanze alle quali è stata data risposta dal sindaco, Giulio Borrelli, nel consiglio comunale dell'11 ottobre scorso. Nel corso della seduta, in aula, è stata letta la relazione  predisposta dal Rup (Responsabile unico del procedimento) Guglielmo Palmieri, dalla quale “sono emerse assai e rilevanti criticità” in relazione all'assenza di disponibilità da parte del Comune dell'auditorium e “all'utilizzazione dell'opera in una pluralità di occasioni pur in assenza del collaudo”, necessario per legge.

La Commissione di Pubblico spettacolo, con verbali del 14 e del 16 dicembre 2016, aveva sottolineato che, per il rilascio del nulla osta all'utilizzo del complesso,  sarebbero occorsi “il completamento dei lavori e l'integrazione della documentazione”. L'allora sindaco di Atessa, Nicola Cicchitti, “pur in assenza del parere favorevole – ricorda, oggi, la Giunta – ha assunto provvedimenti in deroga per l'utilizzo dell'auditorium nel dicembre 2016 e nei primi mesi di quest'anno. Il sindaco dell'epoca ha “assunto provvedimenti in deroga, sotto la propria diretta responsabilità per l'utilizzo della sala (non retrocessa e non collaudata)”.

Durante il Consiglio dell'11 ottobre è anche emerso che la ditta esecutrice dei lavori chiede maggiori somme, per oltre 220mila euro. Questa somma è stata contestata ma potrebbe aprirsi un contenzioso giurisdizionale tra impresa e Comune. Alla luce di tutto ciò, l'amministrazione ha deciso di affidarsi ad un esperto “per intraprendere iniziative utili a salvaguardare l'immagine e gli interessi del Comune”. 
14 novembre 2017


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