Le vicissitudini dei lavoratori della Honeywell di Atessa (Ch) approdate, oggi, di nuovo alla Camera. A illustrare l'attuale situazione il neo deputato Camillo D’Alessandro del Pd che ha  posto l'accento sul riconoscimento della cassa integrazione straordinaria. "Ci troviamo di fronte - ha detto  in aula D’Alessandro - a una delle più gravi crisi del Paese per il numero dei lavoratori coinvolti. Non ci è dato sapere se questa legislatura andrà avanti, ma facciamo in modo, per il tempo che c’è, che queste gravi crisi siano affrontate con la dovuta unanimità". D'Alessandro ha ricordato che ad oggi non è stata ancora concessa la cassa integrazione straordinaria ai 400 dipendenti, che c’è ancora poco tempo , dopodiché i lavoratori saranno lasciati soli al loro destino. Questione, quella della cassa integrazione, affrontata oggi in un summit al ministero del Lavoro, a cui erano presenti anche esponenti della multinazionale dei turbo  (rappresentata da Cirieco) e il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli. Un incontro interlocutorio, che è servito ad Honeywell a prendere altro tempo, altri 15 giorni, per vedere come poter arrivare all'ottenimento degli ammortizzatori sociali. "Spiace che le forze politiche - dichiara D’Alessandro - che pure hanno prevalso in quei territori siano ferme e disinteressate. Chiaramente - conclude - l’iniziativa non finisce qui: con la Regione, con Lolli e D’Alfonso, abbiamo attivato già tutti i canali istituzionali , non molliamo fino alla fine". Il presidente della Regione, D'Alfonso, ha chiesto l'intervento del ministro Calenda. 
"Siamo al lavoro - dice invece Lolli -. In queste ore ho ricontattato anche il Mise, chiedendo di fissare un vertice a breve". Lolli sta seguendo anche la vicenda della reindustrializzazione dello stabilimento. "Che va avanti speditamente", afferma. Egli stesso, sempre oggi, ha presentato ufficialmente il progetto della Irplast, ex Bimo, ad Invitalia, agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa. Irplast è intenzionata a chiedere personale Honeywell da impiegare in Val di Sangro. Inoltre nelle scorse settimane la multinazionale Eldor ha manifestato interesse verso la fabbrica di Atessa. Giovedì 10, alle 15, è previsto un incontro in azienda, tra la direzione e le Rsu, per fare il punto della situazione. Intanto sono già 51 i lavoratori che sono andati via, dopo l'ottenimento degli incentivi. 
07 maggio 2018

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