Pescara 27 mar. '14 - Siamo solo ad inizio primavera, ma in attesa della bella stagione e ancor più dell'arrivo dell'estate, i balneatori evidenziano le problematiche legate al turismo balneare. "I Comuni devono evitare che le
spiagge libere si trasformino in discariche a cielo aperto,
prima dell'avvio della stagione balneare. Se non lo faranno, ci
rivolgeremo ai prefetti per chiedere che intervengano
d'autorita'". Afferma Cristiano Tomei, segretario regionale
della Fab-Cna, la federazione autonoma dei balneatori aderente
alla confederazione artigiana. Secondo Tomei "la condizione
di degrado di molti tratti di arenile abruzzese, documentata in
queste settimane dai mezzi di informazione, rischia di
trasformarsi in un boomerang in prossimita' dell'avvio della
stagione balneare e turistica: perche' le imminenti feste
pasquali rappresentano, tradizionalmente, l'occasione per i
turisti di scegliere le mete delle vacanze estive sulla costa".
Ai rischi per il turismo - aggiungono i balneatori della
Fab-Cna - si associano anche quelli per la salute e l'igiene
pubblica: a forte rischio, visto che i cittadini sono costretti
a fare lo slalom tra rifiuti di ogni genere, durante
passeggiate con i bambini, o attivita' sportive. Molti dei
rifiuti accumulati sui tratti di spiaggia libera o in
prossimita' delle foci dei fiumi - ammette Tomei - sono frutto
delle mareggiate e del maltempo degli ultimi mesi. Un buon
motivo, la ciclicita' di questi eventi, per coordinare le
diverse forze in campo, Regione, Comuni costieri, titolari di
concessioni, ed avviare periodici programmi di pulizia delle
spiagge libere, che tengano conto di quanto stabilito dalle
disposizione della Regione Abruzzo. "Con ordinanze e circolari
- spiega - la Regione e' intervenuta per regolare sia gli
aspetti legati alle modalita' di intervento sulle spiagge, nel
rispetto della natura, sia le attivita' di smaltimento dei
rifiuti. Norme alle quali, tanto i Comuni, quanto i balneatori,
devono attenersi". I balneatori della Cna, precisando che "Non ce l'abbiamo
con i sindaci, ma intendiamo tutelare fino in fondo le nostre
imprese, l'economia turistica costiera e la salute delle
persone", avvertono che, di fronte a eventuali atteggiamenti di
inerzia, solleveranno la questione della pulizia delle spiagge
innanzi ai prefetti. Si spera che questa problematica venga risolta positivamente e il turismo balneare in Abruzzo possa continuare con i fasti di un tempo, nonostante la crisi congiunturale che attanaglia l'intera Nazione e che fa registare delle lievi flessioni dovute alla mancanza di risorse delle famiglie da poter destinare al divertimento e alle vacanze.
Stefano Suriani