Un allevamento abusivo di cinghiali selvatici, senza alcun tipo di controllo o certificazione, soprattutto in materia di patologie trasmissibili all'uomo in caso di consumo delle carni, con gravissimi rischi dal punto di vista sanitario. E' quanto scoperto dai carabinieri del Nas di Pescara in un comune della Valle del Salto, nell'Aquilano. Dopo le verifiche è stata disposta l'immediata sospensione dell'attività, con il sequestro di tutti gli animali presenti, cinghiali e maiali, sia vivi che carcasse. Annesso alla struttura c'era un mangimificio clandestino: divieto di commercializzazione per diverse decine di tonnellate di mangime e sospensione della produzione. Tutto è partito da una segnalazione anonima, giunta ai centralini dei carabinieri del Nas, che parlava di un allevamento abusivo di cinghiali selvatici con conseguente commercializzazione delle carni. Considerato l'allarme sanitario alto, sono scattati gli accertamenti: in un capannone c'erano 27 suini e otto cinghiali. 01 dicembre 2016
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